Cos’è l’ernia discale e cosa la causa?
L’ernia del disco è la fuoriuscita della sostanza gelatinosa contenuta all’interno dei dischi intervertebrali, dei cuscinetti posti tra le vertebre con funzione di ammortizzare le sollecitazioni meccaniche sulla colonna vertebrale. E’ un elemento frequentemente riscontrato nelle Risonanze Magnetiche e può essere la conseguenza della semplice usura e artrosi della colonna (spondiloartrosi) nei soggetti più anziani, più spesso è causata da movimenti forzati e/o ripetuti nei soggetti più giovani, più raramente è conseguente a un trauma o colpo di frusta.
Distinguiamo però la più frequente protrusione, cioè una sporgenza del disco intervertebrale dovuta alla spinta della sostanza gelatinosa verso l’esterno ma che non ha rotto le fibre del disco che la contengono e che può potenzialmente col tempo diventare un’ernia discale espulsa.
Segni e sintomi
Un mito da sfatare è che l’ernia del disco o la protrusione se presenti siano sempre la causa del proprio dolore lombare o cervicale. In realtà queste possono essere del tutto asintomatiche o essere riassorbite dal corpo autonomamente perfino nei casi in cui vanno a toccare la radice di un nervo spinale, e ciò è stato dimostrato ormai in diversi studi scientifici.
Talvolta però, nei casi in cui ci sia un’effettiva compressione di una radice nervosa e che questa compressione meccanica sia sufficiente a creare un processo infiammatorio, possono svilupparsi sintomi dolorosi anche molto intensi che generalmente sono localizzati non al livello lombare o cervicale, come erroneamente spesso si crede, ma soprattutto lungo la gamba fino al polpaccio/piede e al braccio/mano. Talvolta sono accompagnati da altri segni e sintomi come parestesia (formicolio), ipoestesia (diminuzione della sensibilità) e astenia (mancanza di forza nell’attivazione di determinati muscoli).
Quando i sintomi di dolore acuto diventano nel tempo ricorrenti o quando a questi sono accompagnati da perdita di movimento e di forza muscolare, è necessario effettuare una visita neurologica specialistica. Più spesso per fortuna gli episodi sintomatici restano isolati o comunque trattabili e gestibili efficacemente attraverso una terapia conservativa di fisioterapia e osteopatia, eventualmente accompagnate da una terapia farmacologica sotto controllo medico, che scongiuri l’eventualità di un intervento chirurgico.
Terapia e trattamento
La fisioterapia che effettuiamo nel nostro studio di Ostia consiste nella fase acuta in una terapia antalgica e antinfiammatoria attuata mediante l’educazione ai posizionamenti e ai movimenti indicati e da evitare, manipolazioni articolari, terapia manuale fasciale decontratturante e la Tecar terapia, uno strumento elettromedicale di grande utilità che sfruttando un principio fisico termico permette di accelerare i tempi dell’infiammazione e del riassorbimento dell’ernia stessa. Paradossalmente questo riassorbimento che il corpo è in grado di mettere in atto naturalmente è tanto più rapido, come dimostrato in alcuni studi scientifici, quanto più espulsa è l’ernia e sarà meno probabile in futuro subire delle recidive.
Nella fase successiva è importantissimo seguire un percorso di ginnastica/rieducazione posturale e al movimento che permetta di ritrovare un equilibrio ottimale della postura, precedentemente alterato da giorni di dolore acuto e dalle conseguenti contratture antalgiche, ma che permetta soprattutto di evitare posture e movimenti scorretti abitudinari che possano causare peggioramenti del quadro clinico o delle recidive.
Un commento su “Ernia del disco, protrusione, sciatica: cause, cure e terapie efficaci”