Fascite plantare e spina calcaneare

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Fascite plantare, spina calcaneare e tallonite: cosa sono e come guarirle?

Il dolore al tallone, volgarmente spesso detto “tallonite”, è un dolore molto diffuso tra le persone durante tutto l’anno, ma trova un picco di casi solitamente verso fine estate, dopo settimane o mesi di utilizzo eccessivo di scarpe aperte o soprattutto poco adatte a camminate più o meno lunghe. Tecnicamente si tratta di un’infiammazione della fascia plantare, una fascia tendinea situata nella pianta del piede, dunque si parla di fascite plantare e di spina calcaneare. Il dolore è tipicamente percepito nella zona inferiore del tallone, talvolta irradiandosi verso la pianta del piede, e si distingue dal dolore della parte posteriore del tallone, che deriva invece da un’infiammazione della zona di inserzione del tendine d’Achille, descritta in un altro articolo. Quasi sempre è maggiore al mattino, a freddo, e migliora leggermente a caldo.

Cos’è la spina calcaneare e come si forma?

La spina calcaneare, o sperone calcaneare, è un becco osseo visibile in radiografia formatosi in seguito alla calcificazione di una porzione della fascia plantare. In particolare nella parte di essa che si va ad inserire sull’osso del tallone, il calcagno. Molte volte la spina calcaneare è ritenuta responsabile del dolore sotto al tallone. Erroneamente però. Infatti, molti studi hanno ormai mostrato come lo sperone calcaneare sia il risultato del normale processo di usura dei tessuti come avviene in tutto il corpo. Tant’è da essere presente spesso anche in pazienti del tutto asintomatici o nel piede opposto a quello dolorante della stessa persona affetta da fascite plantare.

Cosa causa davvero la fascite plantare?

L’infiammazione della fascia plantare, come spesso accade per altre strutture tendinee del corpo, è dovuta a un sovraccarico funzionale. In alcuni casi è predisposta da una postura imperfetta del piede, come il piede piatto, che predispone a uno stiramento eccessivo della fascia plantare in seguito al cedimento dell’arco plantare. Frequentemente però troviamo i sintomi di questa infiammazione in persone con piedi del tutto nella media, dal punto di vista posturale. In seguito a cambi di calzature, camminate insolitamente lunghe, utilizzo prolungato di ciabatte basse o di altre calzature con una suola inadeguata e con uno scarso supporto all’altezza dell’arco plantare, si possono scatenare i sintomi della fascite.

Come risolvere la fascite plantare e spina calcaneare con la fisioterapia e l’osteopatia?

La fascite plantare, spina calcaneare, se non trattata tempestivamente, può spesso durare diverse settimane o addirittura mesi, fino a diventare talvolta invalidante. Il tessuto tendineo è infatti di per sé un tessuto scarsamente vascolarizzato e quindi più lento nel recupero. Inoltre, come si può facilmente immaginare, i piedi sono una parte del corpo difficile da tenere a riposo. E’ impossibile stare in piedi o camminare su un piede solo, sebbene sia comunque sconsigliato restare del tutto fermi. Per stimolare la circolazione e accelerare i tempi di recupero, la Tecarterapia è uno strumento terapeutico efficacemente utilizzato come fisioterapia antinfiammatoria e ben tollerato, come spesso vediamo nel nostro Studio di Ostia. Alcuni suggeriscono l’utilizzo delle onde d’urto, forse anche con l’idea di “smussare” la spina calcaneare, che però abbiamo visto non essere la reale causa del dolore. Inoltre, spesso risultano essere molto dolorose ma non risolutive.

E i plantari per fascite plantare?

Senza dubbio è fondamentale è l’utilizzo di calzature adeguate e con delle suole che abbiano un buon supporto dell’arco plantare. Alcune volte sembra necessario, o quantomeno utile, un esame baropodometrico per lo sviluppo di plantari personalizzati, sebbene siano uno strumento costoso e difficile da gestire, soprattutto con le scarpe aperte e in estate. Un buon contributo, sempre al fine di rinforzare l’arcata plantare, è dato dagli esercizi dei muscoli del piede che possono essere prescritti dal fisioterapista. Il bilanciamento del peso sui due piedi e in generale della postura corporea con l’osteopata e con la ginnastica posturale, evita il sovraccarico del singolo piede e completa il percorso terapeutico, anche al fine di prevenire nuove recidive.

https://fisioterapiaostia.it/fisioterapia-o-osteopatia/

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